自我介绍

Con Sabrina, mia moglie, nel 2006 cessammo di piantare cereali nel nostro terreno. Non aveva più senso su una piccola porzione di terreno di due ettari. Sentivamo la necessità di spezzare un meccanismo perfido che impoveriva il suolo, appiattiva il paesaggio e ci costringeva a usare terzisti legati a loro volta a un meccanismo di agricoltura chimica e industriale. Volevamo aria, sentire il canto degli uccelli, respirare il profumo dei fiori che indugiava nella sera. Da quel momento cominciammo a piantare piantine molto piccole, talee di appena 15 cm. Col tempo integrammo tra loro alberi e cespugli, fino a piantarne oltre 700. Senza apparentemente avere un progetto. Otto anni più tardi abbiamo adattato una parte del fienile in alloggi e abbiamo costruito una grande sala luminosa, una sorta di nave in un mare di verde. Mentre ci arrampicavamo sui tornanti che da Norcia portano alla piana di Castelluccio insieme con il nostro caro amico Giorgio, ci siamo fermati ad ammirare a le ondulazioni e le gobbe sotto di noi. Giorgio ci ha preso alla sprovvista e ci ha costretto a guardare dietro al nostro percorso, alle nostre scelte, alla nostra storia e dargli un nome, a scegliere un riferimento. "Settecentoalberi" è stata la risposta, immediata, senza esistazioni. Ed è la proposta che vi offriamo nel momento in cui volente entrare nella nostra casa.