Cascina Sette Filagni · 整套出租单元 · 1室2床1.0卫 · 可住2人 · Appartamento NEW YORK
Delizioso appartamento immerso nel Parco Lombardo del Ticino in località Settefilagni, vicino ai punti di maggior interesse della provincia di Pavia e di Milano. Situato a circa 2,5 Km dal centro di Torre d'Isola, raggiungibile anche a piedi tramite una pista ciclabile e a circa 4,5 km dal casello autostradale di Bereguardo. Ideale per brevi o lunghi soggiorni, per singoli o coppie, sia per lavoro che per soggiorni di relax e vacanze. Gli ospiti avranno a disposizione l'intero appartamento di circa 40 mq, con ingresso indipendente così composto: Zona Giorno: ingresso con cucina completamente attrezzata con frigorifero, piano cottura e fornetto combinato, tavolo da pranzo e divano Zona Notte; 1 camera con letto matrimoniale ed armadio 1 bagno completo con doccia Entrambe le camere sono dotate di vetrate che si affacciano sul giardino interno., in cui è possibile parcheggiare gratuitamente. WELCOME KIT CORTESIA FORNITO 3 asciugamani in spugna per persona ( 1 telo bagno o accappatoio, 1 asciugamano viso, asciugamano ospite) biancheria da letto BAGNO: 1 tappetino doccia 2 rotoli di carta igienica 1 welcome kit con shampoo, bagnoschiuma, crema corpo e sapone mani CUCINA 1 welcome kit con spugna e panno spugna , sacchetti spazzatura, detersivo lavastoviglie, detersivo piatti liquido. PULIZIA la pulizia viene effettuata ad inizio e fino soggiorno INTERNET internet wifi è disponibile gratuitamente ARIA CONDIZIONATA E RISCALDAMENTO la casa è dotata di aria condizionata e di riscaldamento ACCESSIBILITA' la casa non è accessibile per persone con disabilità motorie in quanto ci sono scale per accedere al portone di ingresso VISTA vista sul giardino interno RUMORE La casa si trova in campagna in una zona tranquilla ma non isolata . Presenza di due cani nella proprietà adiacente dei proprietari. ANIMALI Gli animali domestici sono ammessi SU RICHIESTA PARCHEGGIO parcheggio privato disponibile gratuitamente PRIVACY E SICUREZZA è presente un kit di pronto soccorso Numero di licenza o registrazione: 018159-CNI-00001
Cascina Settefilagni fa parte del comune di Torre d'Isola, in provincia di Pavia.
La frazione dista circa 2,11 chilometri dal medesimo comune di cui essa fa parte.
Attrazioni Turistiche
Dai cortili della sua Università sono passati Ugo Foscolo e Alessandro Volta. Sulle strade dell’Oltrepo’, Albert Einstein. Pavia è sapienza, orgoglio e tradizione.
A Pavia ogni luogo è un racconto. Una chiesa romanica accoglie le spoglie di Sant’Agostino. La Basilica ha visto l’incoronazione di Federico Barbarossa a Re d’Italia.
Memoria e tradizione non hanno intrappolato la città. Basta passeggiare tra i loggiati e il cortile delle Magnolie dell’Università fondata nel 1361 dall’Imperatore Carlo IV, tra le più antiche d’Italia, per respirare insieme storia, scienza e avanguardia. Accade nel Salone Teresiano della Biblioteca, nelle aule di Foscolo e Alessandro Volta, così come all’interno del Museo Storico e dell’Orto Botanico, con la serra delle orchidee e un grande platano secolare.
In città, si passa volentieri alla scoperta dei Musei Civici all’interno del Castello Visconteo, e del Ponte della Libertà, da osservare di notte quando le arcate si colorano di blu, giallo e fucsia dei neon dell’artista Marco Lodola. L’Arca gotica del ‘300 dove riposa Sant’Agostino è conservata in San Pietro in Ciel d’Oro. Il Barbarossa fu invece incoronato all’interno della Basilica di San Michele Maggiore.
Altra perla da non perdere è La Chiesa di San Teodoro edificata nella seconda metà del XII secolo per accogliere le spoglie di San Teodoro, antico vescovo di Pavia e patrono dei pescatori, dei barcaioli e dei commercianti che vivevano in questa zona della città.
All’interno si segnala il bellissimo affresco di Bernardino Lanzani del 1525 raffigurante una dettagliatissima veduta di Pavia ancora irta di decine di alte torri medievali, nella quale si riconoscono facilmente il castello, il ponte, il Regisole e molte chiese tuttora esistenti.
La Basilica si San Michele, Capolavoro dell’architettura romanica lombarda, la basilica ha un grandioso impianto a tre navate, sormontato dal tiburio, ed è decorata da un ricco apparato decorativo di cui sono esempio le sculture della facciata, i rilievi e le fasce zoomorfe, le cornici a girali e tralci vegetali.
L’odierno edificio sorse sulla precedente chiesa longobarda e svolse la funzione di sede delle cerimonie di incoronazione regale: qui fu incoronato nel 1155 Federico Barbarossa.
L’interno è adorno di capitelli scolpiti con storie della Bibbia e figure allegoriche ed ha una cripta di grande suggestione.
Ospita sul presbiterio il mosaico pavimentale raffigurante i “Mesi” e il “Labirinto” e, nel transetto, il crocifisso detto di Teodote, capolavoro in lamina d’argento di un maestro orafo attivo in Italia settentrionale nella seconda metà del X secolo.
e ancora non sai se vale la pena partire, eccoti 10 buoni motivi per visitare Pavia e l’Oltrepò:
1. Qui ha abitato Einstein
Sapevi che persino Einstein ha soggiornato a Pavia? Nel 1894 i suoi genitori si trasferirono in città a Palazzo Cornazzani - già dimora di Ugo Foscolo - e lo scienziato vi trascorse alcuni mesi facendo passeggiate nell’Oltrepò e girando in bicicletta lungo il Ticino.
2. È la città del sapere
Non tutti sanno che Pavia vanta una delle Università più antiche d’Europa. Per conoscerne la storia si visitano i suoi musei: il Museo di Storia Naturale, il Museo della Tecnica elettrica, quello di Mineralogia, l’Orto Botanico e il Museo per la Storia dell’Università. Quest’ultimo ospita la Sala Scarpa dedicata al famoso medico anatomista, la Sala Porta con reperti e preparati sperimentali realizzati dal chirurgo nell’Ottocento, la Sala Golgi, dedicata al premio Nobel Camillo Golgi, la Sala Volta, riservata all’inventore della pila e il gabinetto di Fisica dell’Ottocento.
3. Le sue chiese sono senza pari
C’è il Duomo quattrocentesco con le reliquie delle Sante Spine di Cristo, i resti di San Siro, protettore di Pavia, e i ricchi dipinti di Carlo Sacchi. Ma c’è anche la Chiesa di San Pietro in Ciel d’Oro, nota perché custodisce i resti di Severino Boezio, del re Liutprando e di Sant’Agostino, dottore della Chiesa: la sua arca è uno dei più bei monumenti del trecento gotico. Da non perdere anche San Michele Maggiore, del 1118, e la chiesa di Santa Maria in Betlem, nel borgo Ticino, conosciuta anche come la “casa di Santa Maria della Stella”.
4. Le sue scarpe sono da museo
Basta visitare Vigevano per scoprire il Museo Internazionale della Calzatura, che espone sia modelli antichissimi, sia quelli che hanno fatto la storia della moda più recente. Dalla Pianella di Beatrice d’Este alle creazioni di Manolo Blahnik, uno spazio non solo per amanti del tacco 12, ma per tutti coloro che vogliono approfondire l’evoluzione del costume e l’artigianato di Vigevano.
5. È una terra...spumeggiante
Si esplora l’Oltrepò Pavese per andare a scovare le più rinomate cantine. Perché sì, anche Pavia è una terra dall’antica vocazione vinicola e qui si possono degustare vari nettari: dai rossi ai rosati frizzanti, dalla Bonarda al Barbera al Riesling profumato, dal Moscato al Malvasia, dal Cabernet al Pinot Nero, per un totale di 36 diverse tipologie, tutte DOC.
6. Ha alcuni tra i borghi più belli d’Italia
Non solo ottimi vini. Nell’Oltrepò si incontrano alcuni dei Borghi più Belli d’Italia: Fortunago, Zavattarello e Porana. Tutti e tre garantiscono atmosfere suggestive, monumenti ricchi di storia e ottimi piatti tipici. Merita una visita anche Varzi, dove si produce un delizioso salame DOP.
7. Si passeggia al coperto
Il ponte coperto di Pavia, che sormonta il fiume Ticino, è uno dei simboli della città. Quello che vediamo oggi è la ricostruzione dell’antico ponte trecentesco, seriamente danneggiato durante i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, tant’è che i vecchi piloni sono ancora visibili nelle acque del fiume. Aperto sia al traffico delle auto, sia ai pedoni, ha una targa dedicata al 50° anniversario della morte di Albert Einstein, che reca una frase scritta dallo scienziato in una sua lettera: “Die schöne Brücke in Pavia habe ich oft gedacht” (“Ho spesso pensato a quel bel ponte di Pavia”).
8. Il suo teatro è un piccolo gioiello
È grazie all’impegno di quattro nobili pavesi, il conte Francesco Gambarana, il marchese Luigi Bellingeri Provera, il marchese Pio Bellisomi e il conte Giuseppe Giorgi di Vistarino, se Pavia oggi può vantare uno splendido teatro. I lavori iniziarono nel 1771 e terminarono nel 1773, mostrando a tutti un capolavoro: il teatro Fraschini, progettato da Antonio Galli Bibiena. Dalla tipica forma a ferro di cavallo, è impreziosito con una serie di palchetti e da un soffitto in legno interamente dipinto. Artisti come Renzo Ricci, Cesco Baseggio, Vittorio Gassman e Dario Fo, hanno calcato la sua scena.
9. È la capitale del riso
Con circa 80mila ettari interamente dedicati alle risaie, Pavia è la capitale italiana del riso. La pianura che si estende tra la Lomellina e il Pavese si presenta come un grande specchio che riflette il cielo e i paesaggi: affascinante, costellata di cascine, ricca di tradizione e storia, questa terra vi conquisterà non solo prendendovi per la gola.
10. La Certosa di Pavia
Immerso nelle campagne intorno a Pavia, a pochi chilometri dal centro cittadino, vi troverete di fronte agli occhi uno dei massimi capolavori italiani del Rinascimento: la Certosa di Pavia.
Il monastero è stato fatto costruire da Gian Galeazzo Visconti come cappella di famiglia, collegato al castello tramite il Parco Visconteo. La costruzione iniziò il 27 agosto 1396 e fu Gian Galeazzo stesso a porre la prima pietra.
La chiesa fu coperta per volere di Francesco Sforza nel 1462, mentre il chiostro grande, costituito da arcate in cotto sostenute da colonne in marmo, venne terminato nel 1472. La facciata della Certosa è decorata con una serie di medaglioni che ritraggono personaggi – storici o leggendari – dell’antichità.
Più in alto si trovano rappresentate le scene della vita di Cristo e dell’Antico Testamento e figure di Santi e Profeti. Entrando nella chiesa noterete l’originaria struttura gotica, ispirata al Duomo di Milano, le sue tre navate sono coperte da volte a crociera con decorazione di cieli stellati e figure di Santi e Certosini. Gli affreschi dedicati alle famiglie degli Sforza e dei Visconti si trovano nel transetto di sinistra.
La Certosa di Pavia ha aperto il suo museo al pubblico, per la prima volta, nel 1911. Al piano terra del Museo della Certosa sono esposti circa 200 calchi in gesso dei rilievi della facciata, dei chiostri e di altre parti del monastero. Al primo piano si trovano paramenti, sculture, pale, dipinti su tavola, altorilievi marmorei ed i ritratti dei Visconti e degli Sforza.
I CASTELLI DI PAVIA
Pavia è una Provincia ricca di storia e la presenza di numerosi castelli nel suo territorio lo dimostra. Il più importante e meta di turismo è il Visconteo di Pavia, protetto da un fossato. Costruito da Galeazzo Visconti, non solo è sede di musei, ma vanta anche splendide sale che ancora conservano preziosi affreschi di età viscontea e sforzesca.
A Pavia, il turismo culturale porta fuori dai confini cittadini fino al Castello Sforzesco di Vigevano, situato nella parte alta della città. Ottimamente conservato, affascina con il Giardino e la Loggia delle Dame e il Museo Internazionale della Calzatura, allestito al primo piano.
Tra gli altri castelli da non perdere spicca Belgioioso che, a differenza dei primi due, si mostra come un'imponente residenza aristocratica, circondata da giardini in stile neoclassico. Fu restaurata negli anni Settanta e oggi ospita manifestazioni culturali ed eventi. Proseguendo lungo la Via Francigena, incontriamo il maestoso castello di Chignolo Po, una delle più fastose residenze castellane di campagna, tanto da essere conosciuto come la "Versailles della Lombardia".
Vieni a visitare i castelli di Lombardia e scopri le architetture militari e le rocche di Pavia: ognuna di loro ha storie da raccontare.
LA VIA FRANCIGENA
La Via Francigena, il percorso che dalla Francia conduceva pellegrini e crociati alla Terrasanta passando per Roma, è candidata a entrare nel patrimonio dell’umanità Unesco. Una notizia importante per la sua capacità di valorizzare il patrimonio storico, culturale e paesaggistico dei territori che attraversa questo storico percorso.
Il tratto italiano della Via Francigena è lungo circa 945 km e Pavia è una delle tappe che il pellegrino deve toccare lungo il suo cammino.
Sono 4 le tappe della Via Francigena in provincia di Pavia: da Robbio a Mortara (14 Km), da Mortara a Garlasco (20Km), da Garlasco a Pavia (24 Km) e da Pavia a Santa Cristina (28 Km). Percorrerli significa anche compiere un viaggio attraverso l’arte romanica e gotica, di cui sono presenti significative testimonianze.
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